Il pignoramento dello stipendio e della pensione
Stipendi e pensioni possono essere pignorati solo entro precisi limiti.
In questo articolo vedremo quali sono questi limiti, prima che le somme siano depositate in banca.
Per conoscere i limiti operanti dopo l'accredito in banca clicca qui.
Pignoramento dello stipendio direttamente presso il datore di lavoro
Preciso subito che, anche se per comodità da ora in poi parlerò solo di stipendio, in realtà mi riferisco a qualsiasi somma dovuta dai privati a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego comprese quelle dovute a causa di licenziamento.
Inoltre, in questa parte dell'articolo parlo del pignoramento effettuato direttamente presso il datore di lavoro.
Si tratta del caso in cui il creditore intimi direttamente al tuo datore di lavoro di versargli una parte del tuo stipendio. E' un caso di pignoramento presso terzi.
In linea generale, lo stipendio, può essere pignorato solo fino ad un quinto del suo ammontare netto, cioè un quinto di quanto resta dello stipendio dopo avere sottratto tutte le trattenute, nonchè le cessioni di quinto ed i prestiti delega.
Se ci sono più pignoramenti sullo stesso stipendio, non può comunque essere sottratto al lavoratore più della metà del suo stipendio.
Per esempio, se il tuo stipendio al netto delle trattenute è 1000€, ed hai una cessione del quinto di 200€, allora il netto sul quale calcolare il pignoramento è 800€. Un quinto di 800 euro equivale a 160€ e questo è quanto potrà essere pignorato. Se interviene un altro pignoramento, questo comunque non potrà essere tale da lasciarti con meno di 500€, cioè la metà del tuo stipendio.
C'è un'eccezione però. Si tratta del caso in cui lo stipendio sia pignorato per crediti alimentari. Un credito alimentare è il diritto di chi si trovi in stato di bisogno e non possa sostentarsi da solo, di ottenere di essere "mantenuto" da altri soggetti. In particolare si tratta dei parenti più stretti. Tipico è il caso del coniuge separato o divorziato o dei figli. Se sei tenuto a versare del denaro a questi soggetti, e non lo fai, essi possono ottenere il pignoramento del tuo stipendio anche oltre i limiti suddetti.
In particolare, in questi casi, sarà il giudice a stabilire la misura del pignoramento.
Pignoramento della pensione direttamente presso l'ente erogatore
Anche questo è un caso di pignoramento presso terzi ed avviene quando il tuo creditore ottiene direttamente dall'ente che eroga la tua pensione (es. INPS) di versargli una parte di essa.
Anche in questo caso, pur riferendomi per semplicità alla sola pensione, intendo in realtà qualsiasi indennità che tenga luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza.
Come lo stipendio, anche la pensione può essere pignorata fino ad un quinto del suo ammontare netto. Tuttavia, per la pensione, a differenza di quanto avvenga per lo stipendio, l'ammontare netto si calcola tenendo conto non solo di trattenute di legge, deleghe e cessione di quinto, ma anche di una quota corrispondente all'assegno sociale aumentato della metà.
L'assegno sociale è una somma che viene corrisposta ai cittadini che ne facciano domanda e che si trovino in certe condizioni. Il suo ammontare è determinato di anno in anno.
Per il 2015 il suo importo è di €448,52 al mese per 13 mensilità.
Pertanto, per stabilire su quale base si deve calcolare il quinto pignorabile di una pensione, è necessario sottrarre all'ammontare di essa, oltre le ritenute di legge, le cessioni e le deleghe, anche la somma di € 448,52 aumentata della metà.
Immagina di avere una pensione di 1000 €, al netto delle trattenute e senza alcuna delega o cessione di quinto. Bene, alle 1000 € devi sottrarre una somma pari all'assegno sociale aumentato della metà.
Quindi 448,52 + (448,52/2) = 612,78.
1000 - 612.78 = 327,22
Ed è su questa somma che devi calcolare il quinto. In particolare, esso ammonta ad € 65,44 e questa è la somma massima che può esserti mensilmente pignorata.
- blog di Avv. Danilo Mongiovì
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